La leggenda della Terra Cava

Poco tempo fa mi è capitato di leggere una storia molto interessante e avvincente che riguarda le spedizioni polari, durante i primi anni del 900, e racconta le grandissime avventure dello spedizioniere ammiraglio americano Byrd, uno tra i primissimi ad addentrarsi nelle immense distese ghiacciate dell’antartico. A quel tempo si utilizzavano i diari di bordo, nei quali, i comandanti delle spedizioni, principalmente, annotavano tutto quello che stava succedendo, e solitamente ogni quindici minuti, bisognava riportare ciò che si vedeva, si racconta che in una delle sue spedizioni l’ammiraglio raggiunse la Terra cava, ossia un continente situato all’interno della terra, al quale si poteva accedere principalmente dai poli, anche se nel mondo altre leggende narrano di porte anche sulle terra per accedervi.

Come tante altre storie, rimane una leggenda, ma si tratta di una delle più interessanti, quella con la quale ti potresti ritrovare a fare l’indiana Jones, alla ricerca della terra cava, sembra anche un titolo per un nuovo film di avventure. Scherzi a parte, ci sono delle testimonianze storiche, per lo più di popoli tibetani, perché si racconta che una delle porte risiede proprio lì, ma non si tratta solo dei popoli tibetani ma anche altri moltissimi popoli raccontano di questo posto, compresi i famosissimi popoli che hanno abitato l’America meridionale, mi riferisco ai Maya, gli inca gli aztechi. Questi sono stati anche dei popoli che molto spesso lasciavano anche dei disegni come testimonianza storica di quello che vedevano, e per esprimerlo raffiguravano ciò che vedevano.

Moltissimi scrittori, in tempi diversi si sono dilettati nel raccontare moltissime storie sulla terra cava, non a caso mi viene in mente il famosissimo capolavoro di Viaggio al centro della Terra, di Verne, un titolo che ho pescato nella memorie tra moltissimi altri, che avvolgono ancora oggi con una ala di mistero, la storia della terra cava. Ci sono testi antichi che ne parlano, e moltissimi buddisti, ad esempio, la chiamano Shambala, questo perché a loro veduta si tratta di un luogo di pace assoluta, dove esiste un equilibrio completo tra natura e uomo, e dentro il quale noi, esseri umani abbiamo imparato ad utilizzare le forze della natura ma senza cercare di sottometterla, quindi Shambala, rappresenterebbe l’equilibrio e l’armonia. Non a caso, dall’altro canto, sembrerebbe quanto riportato da Byrd, perché anche lui trascrisse di un incontro con una terra magnifica, e degli abitanti come superiori agli esseri umani.

Tra mito e realtà!

Tutto quello che viene riportato anche nelle scritture di alcune religioni, mi porterebbe a pensare che questa non sia una teoria, ma per ora non ho abbastanza coraggio per improvvisarmi Indiana jones, quindi cercherò anche di accennare all’esistenza di teorie scientifiche che se da una parte smentiscono la tesi, proprio a causa delle conformità della terra, dall’altra lasciano uno spiraglio di speranza, perché sembrerebbe che non abbiamo ancora davvero avuto la possibilità di raggiungere quello che definiamo nucleo della terra.

Concludo, con il lasciare un pizzico di curiosità necessaria che ti spingerà a scoprire qualcosa di più su questa leggenda, che si fonde nella storia umana tra mito e realtà.