Esiste una dieta per tenere colesterolo sotto controllo?

Moltissime persone oggigiorno soffrono di colesterolo alto, e in tutto questo discorso sembra esserci non poca confusione, perché forse non tutti sanno che in realtà il colesterolo non e nostro nemico. Infatti, se ci riferiamo al colesterolo in maniera generica partiamo con il piede sbagliato, e soprattutto senza saperne troppo in materia, perché in realtà se esiste nel nostro organismo significa che serve. Essendo prodotto naturalmente dal fegato viene definito COLESTEROLO BUONO, mentre quello che introduciamo con il nostro cibo, potrebbe farci del male, e si chiama COLESTEROLO CATTIVO.

Il colesterolo potrebbe diventare pericolo perché essendo troppo entra nel sangue e va a depositarsi sulle arterie, essendo una sostanza grassa e pesante, questo implica un impedimento alla corretta circolazione sanguigna; il valore di riferimento per essere considerato inerme deve essere inferiore a 200, e nel caso avessi un problema con il colesterolo alto puoi sempre cominciare a cambiare dieta e a fare un buon esercizio.

Infatti, mantenendo una sana dieta colesterolo alto ed equilibrata sarà possibile mantenere i livelli di colesterolo controllati, senza fare confusione tra i livelli di COLESTEROLO BUONO e COLESTEROLO CATTIVO, perché quello buono ci serve.
Praticare dell’attività fisica fa bene a tutti, e in particolare modo, il colesterolo può essere combattuto anche con esercizi aerobici, perché favorisce cuore e polmoni, particolarmente indicato a chi soffre di colesterolo alto.
Da un punto di vista di alimentazione, ci sono dei GRASSI che faresti meglio ad abbandonare per sempre, o che probabilmente dovresti prendere a pillole, sopratutto se soffri già di questo disturbo, perché aumentano molto velocemente la quantità di colesterolo cattivo, e in poco tempo.

Ricordando che il colesterolo e già di per se una sostanza grassa, serve limitare l’assunzione esterna di tutti i grassi che contengono colesterolo e non solo.
Leggi sempre gli ingredienti dei prodotti, e diffida dalle pubblicità ingannevoli che sponsorizzano ZERO COLESTEROLO, perché i grassi si potrebbero nascondere sotto altri nomi, per esempio EVITA di assumere MARGARINA, molto più grassa del burro, colma di grassi vegetali, o transgrassi, molto più pericolosi del colesterolo cattivo. Mentre il RISO ROSSO sembra un grandissimo alleato, che ti aiuterà a riequilibrare i livelli di colesterolo buono, diminuendo i valori di quello cattivo.

Cosa mangiare e cosa non mangiare…

Comincia ad alimentati con cibi POVERI DI SODIO, le fibre sono tue amiche, così come la frutta e la verdura e i legumi. Puoi trovare davvero moltissime ricette per cucinare questi alimenti in modo sano, e potresti anche scoprire nuovi sapori, quindi vale davvero la pena di tentare. Evita i cibi processati, i precotti e la margarina, cerca di ridimensionare l’assunzione di prodotti derivati dal latte la carne e gli oli vegetali, questi ultimo in maniera particolare perché sono i più dannosi, soprattutto se derivano da oli di bassa qualità.

Per quanto riguarda la carne, viene generalmente consigliata un paio di volte a settimana, ma evitare le carni grasse. Se dovessi avere dei dubbi, rivolgiti al tuo medico, che probabilmente ti indicherà una dietologa, per cambiare al meglio il tuo regime alimentare.

Il tostapane per una colazione perfetta

Il tostapane ha cambiato il nostro risveglio mattutino, ci ha aiutati a svegliarci con il meraviglioso profumo di pane,quello che caratterizza le panetterie, e che vorresti avere anche a casa tua. Questo apparecchio permette di scaldare ed abbrustolire le fette di pane, ed si divide in due categorie, in commercio infatti, sarà possibile trovare tostapane orizzontali e quelli verticali; i tostapane verticali, sono anche i modelli tradizionali, e se ne trovano per tutti i gusti e le necessità. Sono solitamente a forma rettangolare e sono munti da pinze che permettono di estrarre le fette, generalmente ci sono due postazioni per le fette, che quindi permettono di abbrustolire due fette alla volta; se hai una famiglia numerosa puoi anche optare per i tostapane da 3 o più fette.

Ci sono modelli con le pinze per l’introduzione e l’estrazione delle fette, oppure dei tostapane automatici, che al loro spegnimento, scattano, permettendo alla fetta di uscire, e solitamente di preleva grazie ad una levetta che alza la fetta di pane. Sono anche muniti di timer e di temperatura regolabile per riscaldare le fette, e solitamente puoi autoregolare per evitare che si brucino, terminata l’operazione il tostapane verticale si spegne automaticamente, evitando così di surriscaldarsi. Con questo genere di tostapane viene sconsigliato di introdurre formaggi o altri alimenti che si possano sciogliere, perché a differenza dei loro fratelli a forma orizzontale, i tostapane verticali sono stati ideati per abbrustolire le fette di pan senza nulla sopra.

I tostapane orizzontali sono diversi, e principalmente creati per svolgere più funzioni rispetto a quelli verticali; infatti, grazie alla loro forma orizzontale permettono di scaldare anche dei veri e propri panini, grazie alle piastre riscaldanti che si trovano sopra e sotto il tostapane. Con questi apparecchi puoi scaldare dei panini con formaggio e altro, perché sono stati ideati per questo, e solitamente sono muniti di piastre estraibili per permettere una pulizia completa dell’elettrodomestico. La tua scelta probabilmente rispecchia le tue esigenze, quindi se non hai grandi aspettative, e lo vuoi utilizzare solo per abbrustolire il pan, conviene optare per un modello verticale, che farà esattamente quello che dice; al contrario, se prepari periodicamente molti panini per la famiglia, quello orizzontale riuscirà a velocizzare il lavoro.

Esiste anche la funzione scongelamento, disponibile in entrambe le versioni di tostapane, molto comoda soprattutto se hai l’abitudine di congelarlo.
Fortunatamente, la varietà di modelli in commercio, ti permette di trovare tostapane a dei buoni prezzi, ma si consiglia sempre di non avventurarsi in spese pazze senza avere nessuna idea sull’azienda produttrice e sulla garanzia del prodotto, aspetti fondamentali per una scelta accurata, di qualsiasi elettrodomestico.

Puliscilo nel modo giusto…

Una volta terminato il lavoro, probabilmente avrai notato che ci sono molte briciole, e solitamente i tostapane hanno una vaschetta che le raccoglie, assicurati quindi di togliere le briciole dal contenitore e di pulire il tostapane, tutte le volte che lo utilizzi, perché a lungo andare le briciole potrebbero danneggiarlo, impedendo il suo corretto funzionamento.

Nuove ricette con il mio frullatore

Sono una casalinga alle pese di ricette sempre nuove, e piano piano nel tempo sono riuscita ad avere nella mia cucina tutto o quasi quello che mi serve per velocizzare e semplificare il lavoro. Ho scelto posate di buona qualità, coltelli per tagliare di buona qualità e una serie di elettrodomestici che mi aiutano ad amare il dover cucinare, perché in fin dei conti, avendo molto più tempo a disposizione posso farlo, e sinceramente lo faccio sempre con piacere per la mia famiglia. Uno dei miei elettrodomestici preferiti, rimane il frullatore, perché chi cucina, sa che sminuzzare o tagliare sta alla base della preparazione di qualsiasi cosa, quindi si fa quotidianamente, e volendo puoi usare il frullatore davvero tutti i giorni, in cucina. Io ne un modello classico colorato, poco ingombrante, leggero e con ben tre velocità.

Composto da due parti, la base nella quale vi è il motore, alla quale viene collegato il filo della corrente; mentre la parte superiore, ospita un contenitore trasparente, con all’interno le lame che permetteranno di sminuzzare e omogeneizzare. Il tutto si conclude con un bel coperchio con un tappo rimovibile, che diventa foro, permette di immettere liquidi o altri alimenti all’interno del frullatore in funzione, in modo da velocizzare ulteriormente il lavoro.

Questi apparecchi sono muniti di un sistema di sicurezza, che impedisce al frullatore di funzionare, se il coperchio non viene fissato correttamente. Ci sono moltissimi modelli con potenze e capienze diverse, che ti permettono di frullare qualsiasi cosa, ovviamente se necessiti di un frullatore domestico tutti i giorni, potrai optare per un modello di media potenza, con un contenitore non troppo piccolo, soprattutto se hai tante bocche da sfamare. Esistono moltissimi modelli in commercio, e nel caso del frullatore specificatamente, puoi davvero sbizzarrirti anche con le forme e i colori.

Sai Come Fare La Tua Scelta?

Ci sono degli accorgimenti da fare, se hai intenzione di regalare alla tua cucina un nuovo frullatore. Per prima cosa, accertati di una buona garanzia perché si tratta di una parte fondamentale, per il tuo acquisto, in parte per la sicurezza del prodotto e in parte perché saprai cosa fare nel caso si rompa qualche pezzo o non funzioni troppo bene. Poniti le giuste domande, lo spazio che hai in cucina è di fondamentale importanza, il frullatore ti servirà a semplificare il tuo lavoro non per complicarlo, quindi bada alla grandezza e al peso, che sono caratteristiche fondamentali.

Per quanto riguarda il design, sarai stupita da sapere quanti modelli di colori e forme diverse potrai scegliere, si tratta di un elettrodomestico che si presta molto bene al design. Non lasciare mai il frullatore bagnato, puliscilo tutte le volte che lo utilizzi, e cerca di togliere tutti residui di cibo, in modo tale da essere libera di utilizzarlo tutte le volte che vuoi. Se si tratta del tuo rimo acquisto, leggi le recensioni dei frullatori in commercio, potrebbe aiutarti a restringere il campo della tua ricerca, oltre che essere sempre utili, perché si tratta del punto di vista del consumatore.

Cosa è il TORIO?

Non sono mai stata particolarmente interessata alle energie nucleari, tanto meno credevo che esistesse una forma di utilizzo di energia nucleare meno invasi di quello che ci hanno fatto pensare fino ad ora, cioè che le centrali nucleari dovessero essere di uranio e plutonio, tra i metalli più nocivi, radioattivi e inquinanti della terra.

Ho guardato da poco tempo un documentario che parlava delle energie nucleari, ma per qualche strano motivo non ne avevo mai sentito parlare prima di quel momento, a quanto pare si tratta di un metallo reperibile in natura, e in realtà era stata costruita una centrale nucleare per poter creare energia tramite il TORIO, infatti sembrerebbe che basti un piccolo sassolino di questo metallo per produrre energia per il fabbisogno necessario a una persona, alla sua casa per una vita intera.

Inoltre, dal documentario emerge che eventuali centrali nucleari di TORIO, rispetto a quelle costruite in uranio e plutonio, non rischiano di saltare in aria perché sono creati con delle pompe che devono essere sempre controllate, perché il suo sistema sembra davvero precario, e di quello che sto scrivendo a quanto pare se ne sa già molto, perché la prima centrale di TORIO viene ideata nel novecento. Il discorso del TORIO è abbastanza semplice rispetto a quello dei reattori Urano-plutonio, oltre che ad essere presente in natura in quantità decisamente maggiori all’uranio, ha una capacità di produzione di combustibile senza dover necessariamente ricorrere a impianti con sistemi molto pericoli e altamente esplosivi.

Uno tra i paesi al mondo ad avere più già cimenti di TORIO è l’India, che ha già in programma il suo utilizzo per produrre energia nucleare al posto dell’uranio. Inoltre, sembrerebbe che il TORIO, abbia una radioattività molto inferiore rispetto a quella di uranio e plutonio, per cui anche lo smaltimento di questo metallo sarebbe molto più veloce rispetto a quelle di uranio, che al contrario potrebbero impiegare decine di migliaia di anni per essere smaltite. Per quanto riguarda il TORIO, si è fatto un calcolo di trecento anni per il suo completo smaltimento, quindi anche da un punto di vista di impatto naturale, ha un altro punto a fa ero rispetto all’uranio-plutonio.

Energia nucleare SI o NO?

Non so se esiste una risposta, tanto meno se il TORIO potrebbe davvero cambiare le sorti di come stiamo utilizzando la terra e le su energie, però idealmente secondo i progetti degli scienziati, oggi ci troveremmo davanti ad un mondo completamente diverso, con macchine che funzionerebbero in maniera completamente diversa, non esisterebbe il mondo come lo conosciamo noi oggi, ma al contrario ci sarebbe molto meno inquinamento.

Forse, di sicuro, non lo so, esistono altre forme di energia che si possono utilizzare, ma parlando realisticamente abbiamo costruito davvero molto, e forse le energie naturali non sono sempre così sufficienti, dovremmo ricostruire e cominciare a costruire seguendo sempre principi sostenibili, in ogni caso, senza dimenticarci di non nuocere più di ciò che abbiamo già fatto a madre natura.

La rivoluzione scolastica di Steiner

Ci sono moltissimi punti a favore sulla grandissima rivoluzione che ha portato Steiner nelle scuole, ma più di tutte molto probabilmente riguarda la sua riforma scolastica, molto simile a quello della famosissima italiana montessori, e si tratta di una delle massime che meglio si applicano alla scuola moderna, la libertà, ispirata al famoso romanzo Emilio di Rousseau, nel quale si descrive un infanzia dettata dalle predisposizioni naturali del bambino, molto più che impostare determinate materie, senza dare neppure il tempo al bambino di trovare quello che davvero desidera fare. Mi ricordo di aver letto il Rousseau molto tempo fa, ma si tratta di uno dei libri che mi rimangono di più in testa, più di qualunque altro libro, proprio per la grandissima libertà di pensiero, unita alla grandissima saggezza del filosofo francese, capace di riconoscere il principio fondamentale che sta alla base di ogni azione umana: il grande libero arbitrio.

Vengono specificatamente descritto nell’Emilio le fasi di crescita del bambino, evidenziando e spiegando come ogni fase ha caratteristiche diverse, si parte con lasciare sempre la libertà di capire cosa desidera davvero fare, e all’inizio si tende a lasciar da solo il bambino, senza farlo entrare in contatto con coetanei, non troppo almeno non inutilmente, e questo secondo il grande filosofo aiuta a migliorare e ad imparare cosa siamo davvero destinati a fare, quindi quando comincerà l’interazione il bambino sarà in grado di approcciarsi con il massimo rispetto per gli altri bambini, e quindi in questo modo svilupperà un grande senso di consapevolezza di se stesso e di tutti glia litri esseri viventi.

Beh, in sintesi, il metodo steneriano racchiude le massime descritte nella grande opera di Rousseau, si tratta oggi di uno dei metodi educativi più apprezzati proprio perché i ragazzi che hanno la possibilità di studiare in questo scuole con questo metodo, riescono davvero a diventare ciò che desiderano davvero, perché alla base di tutto c’è un grandissimo insegnamento verso l’amore per la natura, oltre che infondere un grande senso di consapevolezza di ciò che si vuole diventare. Purtroppo le scuole staneriane sono private, per cui la loro retta non costa poco, per quello che viene insegnato, ogni bambino dovrebbe avere la possibilità di imparare ciò che viene insegnato in queste scuole, perché si tratta di cose davvero importanti da conoscere.

La filosofia della libertà

Si tratta di uno dei libri più importanti scritti dal grandissimo filosofo, con il quale celebra anche la sua grandissima antroposofia, e con il titolo non significava libertà nel senso di poter fare quello che si vuole senza curarsi degli altri, ma al contrario seguendo sempre un profondo rispetto per il genere umano è la natura più in generale, cercare di trovare semplicemente ciò che si desidera fare nella più completa totale libertà di scelta, seguendo le vere prime predisposizioni naturali.

Se tutti noi crescendo, saremmo stati in grado di fare ciò che davvero desideravamo, nel mondo non esisterebbero persone frustrate o depresse, perché la maggioranza di malattie o condizioni ansiose che arrivano, vengono create perché noi non siamo in grado di capire cosa vogliamo davvero, e questo causa la nascita di depressioni,m quindi la cosa più importante rimane fare ciò che desideri, seguendo cuore e testa.

La grande storia di Atlantide

Ho studiato molta filovia, e mi ricordo un opera di Platone, nei dialoghi di timeo e crizia, che parlano dell’esistenza di un continente situato nell’atlantico, che viene appunto chiamato Atlantide, e si racconta che stava dove erano poste le famosissime colonne di Ercole, che sorreggevano il mondo. Atlantide era una terra popolata da un popolo molto più saggio di noi, che sapeva ormai utilizzare al meglio le forze naturali, tanto che si racconta che ti trattava di un luogo davvero avanzato, e che i suoi abitanti non avessero però fatto i conti con il modificarsi della terra, e questo continente meraviglioso, posto, secondo le scritture tra Africa e America, è sprofondato insieme alla sua conoscenza. Ho sempre amato le storie che narrano di questo luogo.

In realtà, storicamente ci sono moltissimi riferimenti ad Atlantide, e durante l’Ottocento ci furono studiosi che accomunarono la storia degli aztechi e dei Maya, molti tra questi studiosi ripresero il racconto di Platone, nei suoi dialoghi, cercando di costruire nuove teorie, sulla base di perché questi popoli erano così estremamente avanzati. E si racconta di una battaglia che avvenne tra gli abitanti di Atlantide e di Atene, durante la quale gli ateniesi vittoriosi videro il crollo di Atlantide dovuto ad un cataclisma naturale che la vide sprofondare nelle acque dell’oceano.

Molti altri scrittori, filosofi, e amanti del mistero hanno raccontato dell’esistenza di questa terra, compreso Steiner e il famosissimo chiaroveggente Edgardo Cayce, che racconto anche di dove si trovava questo continente, collocandolo nel mar dei Caraibi. Altri studiosi si riferiscono alla presenza delle colonne d’Ercole, che si ipotizza fossero situata in Africa, dalle quali si passava fino al mediterraneo, Erodoto stesso racconta di una circumnavigazione attorno le colonne d’ercole, dove si suggeriva che si trovasse anche il continente di Atlantide.

La storia di Atlantide non è la sola, perché si racconta che insieme a lei fossero anche esistiti altri due continenti, Mu e Lemuria, tutto quello che accomuna sempre le storie dietro questi continenti, rappresenta l’enorme conoscenza dei suoi abitanti, e anche il fatto che fossero anche diversi da come siamo noi oggi, e si ipotizza anche che fossero abitati da esseri umani giganti, quindi avevano anche delle fattezze diverse dovute anche al clima e al mondo, che secondo le leggende era molto diverso da oggi. In realtà, esistono moltissime teorie contrastanti, e secondo le quali questi continenti potrebbero essere situati in posti diversi, dalle primissime teorie discusse nei dialoghi di Platone, che hanno poi seguito il suo discepolo Aristotele.

Cosa c’è sotto il mare?

Ad oggi, non è mai stato ancora davvero capito o scoperto, che cosa si trovi davvero sotto il mare, e questo continua ad essere un grandissimo mistero, e forse come tanti altri rimarrà tale.

Oppure, le nostre tecnologie arriveranno anche a capire cosa c’è di nascosto sotto i mari, e magari riscopriremo una storia simile a 20000 leghe sotto i mari, con mostri giganti e una civiltà nascosta e segreta, forse basterebbe guardare e cercare in fondo al mare, per svelare i segreti dell’umanità.

La leggenda della Terra Cava

Poco tempo fa mi è capitato di leggere una storia molto interessante e avvincente che riguarda le spedizioni polari, durante i primi anni del 900, e racconta le grandissime avventure dello spedizioniere ammiraglio americano Byrd, uno tra i primissimi ad addentrarsi nelle immense distese ghiacciate dell’antartico. A quel tempo si utilizzavano i diari di bordo, nei quali, i comandanti delle spedizioni, principalmente, annotavano tutto quello che stava succedendo, e solitamente ogni quindici minuti, bisognava riportare ciò che si vedeva, si racconta che in una delle sue spedizioni l’ammiraglio raggiunse la Terra cava, ossia un continente situato all’interno della terra, al quale si poteva accedere principalmente dai poli, anche se nel mondo altre leggende narrano di porte anche sulle terra per accedervi.

Come tante altre storie, rimane una leggenda, ma si tratta di una delle più interessanti, quella con la quale ti potresti ritrovare a fare l’indiana Jones, alla ricerca della terra cava, sembra anche un titolo per un nuovo film di avventure. Scherzi a parte, ci sono delle testimonianze storiche, per lo più di popoli tibetani, perché si racconta che una delle porte risiede proprio lì, ma non si tratta solo dei popoli tibetani ma anche altri moltissimi popoli raccontano di questo posto, compresi i famosissimi popoli che hanno abitato l’America meridionale, mi riferisco ai Maya, gli inca gli aztechi. Questi sono stati anche dei popoli che molto spesso lasciavano anche dei disegni come testimonianza storica di quello che vedevano, e per esprimerlo raffiguravano ciò che vedevano.

Moltissimi scrittori, in tempi diversi si sono dilettati nel raccontare moltissime storie sulla terra cava, non a caso mi viene in mente il famosissimo capolavoro di Viaggio al centro della Terra, di Verne, un titolo che ho pescato nella memorie tra moltissimi altri, che avvolgono ancora oggi con una ala di mistero, la storia della terra cava. Ci sono testi antichi che ne parlano, e moltissimi buddisti, ad esempio, la chiamano Shambala, questo perché a loro veduta si tratta di un luogo di pace assoluta, dove esiste un equilibrio completo tra natura e uomo, e dentro il quale noi, esseri umani abbiamo imparato ad utilizzare le forze della natura ma senza cercare di sottometterla, quindi Shambala, rappresenterebbe l’equilibrio e l’armonia. Non a caso, dall’altro canto, sembrerebbe quanto riportato da Byrd, perché anche lui trascrisse di un incontro con una terra magnifica, e degli abitanti come superiori agli esseri umani.

Tra mito e realtà!

Tutto quello che viene riportato anche nelle scritture di alcune religioni, mi porterebbe a pensare che questa non sia una teoria, ma per ora non ho abbastanza coraggio per improvvisarmi Indiana jones, quindi cercherò anche di accennare all’esistenza di teorie scientifiche che se da una parte smentiscono la tesi, proprio a causa delle conformità della terra, dall’altra lasciano uno spiraglio di speranza, perché sembrerebbe che non abbiamo ancora davvero avuto la possibilità di raggiungere quello che definiamo nucleo della terra.

Concludo, con il lasciare un pizzico di curiosità necessaria che ti spingerà a scoprire qualcosa di più su questa leggenda, che si fonde nella storia umana tra mito e realtà.